Regole FIGC per lo sport calcio a dimensione di bambino…

Di seguito un estratto di poche e semplici regole della FIGC per il Settore Giovanile Scolastico da condividere e da far conoscere anche al di fuori dell’ambiente calcistico. Sono regole vigenti da un bel po’ di tempo, atte a difendere e a formare i bambini. Il calcio che vediamo in TV non è quello nei campi dove giocano squadre del settore giovanile scolastico.

  1. Tutti i bambini iscritti nella lista di gara devono partecipare alla gara.
    – Gli allenatori sono obbligati a far partecipare tutti in bambini ad almeno uno dei primi due tempi di gioco (su 3 tempi previsti), senza essere sostituiti. Nel terzo tempo è possibile effettuare sostituzioni libere, con l’auspicio che tutti i bambini partecipino ad almeno un tempo e mezzo. Nei primi due tempi non sono previste sostituzioni per i nuovi entrati, pertanto, nel secondo tempo, è possibile effettuare sostituzioni durante il gioco solo tra i bambini che hanno giocato nel primo tempo.
  2. Qualora si raggiunga una differenza di 5 reti tra una squadra e l’altra nel corso del tempo di gioco, la squadra che sta perdendo può inserire un giocatore in più in campo, fino al raggiungimento di un passivo di 3 reti.
    Es. Se una squadra sta perdendo 5 a 0 può inserire un giocatore in campo in più fino al raggiungimento del 5 a 2, questo per evitare di umiliare i bambini facendoli perdere 15 a 0.
  3. All’inizio e alla fine della gara tutti i bambini devono ritrovarsi al centro del campo per salutare il pubblico e salutare gli avversari.
  4. Autoarbitraggio – “Le gare della categoria Piccoli Amici, Primi calci e Pulcini dovranno essere arbitrate con il “metodo dell’autoarbitraggio”.Tale opportunità prevede che la gara venga arbitrata dagli stessi giocatori che disputano la gara, delegando al dirigente-arbitro ed ai tecnici responsabili delle squadre che si confrontano eventuali e particolari interventi di mediazione e supporto.”. “Bisogna sempre ricordare che una partita giocata dalle suddette categorie serve per rinforzare le conoscenze dei bambini sul calcio e sulla regolamentazione del gioco, perché parte di un contesto di apprendimento.”
  5. È previsto l’utilizzo della “GREEN CARD”, il cartellino verde che premia particolari gesti di Fair Play nei confronti del gioco, degli avversari, del pubblico, etc.
  6. Favorire l’organizzazione del “Terzo Tempo Fair Play”, invitando i genitori e le società a condividere delle merende con tutti i bambini che hanno partecipato alla gara (Tè caldo, crostata, ecc.)